POR FESR 2014-2020

Asse VI Aree Interne

Dotazione finanziaria: euro 19.000.000 (pari al 1,96% rispetto alle risorse totali del POR)

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Dotazione finanziaria: euro 19.000.000 (pari al 1,96% rispetto alle risorse totali del POR).

L’Asse VI del POR FESR 2014-2020 concorre all’attuazione della Strategia Nazionale Aree Interne (SNAI), in coerenza con quanto previsto dall'Accordo di Partenariato: una strategia corale dedicata a territori soggetti a crisi demografica, isolamento geografico e carenze nei servizi essenziali di cittadinanza (sanità, mobilità, istruzione) – (per l’inquadramento della SNAI si veda sotto il paragrafo “Una Strategia per le Aree Interne”).

Riconoscendo l’importanza del settore turistico quale motore per lo sviluppo locale sostenibile, l’Asse VI offre alle Aree Interne lombarde gli strumenti per ridefinire la propria offerta turistica, sia per quanto riguarda le dotazioni infrastrutturali (recupero e valorizzazione del patrimonio), sia per quelle immateriali prevalentemente organizzative (servizi di promozione, ecc.).

Due sono le possibili azioni attivabili dalle Aree Interne lombarde nell’ambito dell’Asse VI:

  • Azione 6.7.1: Interventi per la tutela, la valorizzazione e la messa in rete del patrimonio culturale, materiale e immateriale, nelle aree di attrazione di rilevanza strategica tale da consolidare e promuovere processi di sviluppo;
     
  • Azione 6.7.2: Sostegno alla diffusione della conoscenza e alla fruizione del patrimonio culturale, materiale e immateriale, attraverso la creazione di servizi e/o sistemi innovativi e l’utilizzo delle tecnologie avanzate;

I progetti promossi dall’Asse VI devono essere coerenti con una strategia di sviluppo locale, che ciascun territorio deve approvare, e che metta in coerenza interventi per lo sviluppo locale con azioni per il rafforzamento delle amministrazioni locali e con azioni di potenziamento dei servizi essenziali di cittadinanza (sanità, mobilità, istruzione).

A tale strategia concorrono pertanto anche ulteriori risorse, pari a euro 19.000.000, derivanti da riserve sugli Assi prioritari I, III e IV e il POR FSE con una dotazione finanziaria di euro 15.000.000. Il PSR 2014-2020 (Programma Sviluppo Rurale) agisce con riserve su bandi dedicati al mondo agricolo fino a 11 milioni di euro. Lo Stato italiano contribuisce con 14.960.000,00 euro per le 4 aree che Regione Lombardia ha selezionato.

Per l’Asse VI del POR FESR 2014-2020 Regione Lombardia ha definito le linee guida per la rendicontazione ed il monitoraggio dei progetti aggiornati attraverso il decreto 7934/2017.

Cosa sono le Aree Interne

Sono aree, di dimensione sovracomunale, caratterizzate da isolamento geografico, calo demografico e bassi livelli nei servizi di trasporto pubblico, sanitari e scolastici (servizi essenziali di cittadinanza).
 
Regione Lombardia ha ad oggi individuato quattro aree interne, con la D.g.r. 2672/2014, le Aree di Alta Valtellina e Valchiavenna e con la D.g.r. 5799/2016 le aree di “Appennino Lombardo - Oltrepo Pavese” e “Valli del Lario – Alto Lago di Como”


Come si vuole agire per esse

Lo scopo della Strategia Aree Interne è quello di rivitalizzare tali aree aumentandone l’attrattività, garantendo i servizi essenziali necessari per fermare lo spopolamento, puntando ad un’economia place based (costruita sulle peculiarità del luogo) per la quale Comuni, Regione ed Amministrazione centrale definiscono una strategia d’Area.

Nella “filosofia” dell’approccio alle aree interne si chiede un coordinamento tra politiche ordinarie su servizi essenziali di cittadinanza (mobilità, sanità ed istruzione) e Politiche di Sviluppo (sui seguenti temi: Tutela del territorio e delle comunità locali; Valorizzazione delle risorse naturali, culturali e del turismo sostenibile; Sistemi agro alimentari; Risparmio energetico e filiere locali di energia rinnovabile; Saper fare e artigianato).

In base a questa strategia vengono individuate azioni che devono integrarsi tra loro, trovando reciproche sinergie.


Quali risorse

Le seguenti risorse sono dimensionate su 4 possibili aree interne:
• 38 milioni circa di FESR (Fondo Europeo Sviluppo Regionale – Regione Lombardia), di cui 19 per lo sviluppo turistico culturale – Circa 9,5 milioni per area di cui 4,75 per lo sviluppo turistico culturale;
• 15 milioni circa FSE (Fondo Sociale Europeo – Regione Lombardia) – circa 3,75 milioni per area;
• 11,324 milioni di euro del FEASR con riserve su linee di azione del PSR (DG Agricoltura).

Le Leggi di Stabilità per gli anni 2014-2015-2016 hanno costituito un fondo di 190 milioni a livello nazionale che dedica 3,74 milioni per area (14.960.000,00 in totale per la Lombardia).


Gli accordi tra le parti

Accordo di Programma Quadro (APQ): è l’accordo, uno per ogni singola area interna, tra Regione, Ministeri e Comuni per l’individuazione del Progetto d’Area (strategia per l’area interna: obiettivi, impegni sulle politiche ordinarie delle parti, risorse destinate dai POR e dalle politiche ordinarie, tempi, ecc.).
Accordo tra i Comuni: Preliminare all’APQ è firmato, per ciascuna area, da tutti i comuni che compongono l’area stessa, per il reciproco impegno e per la definizione della strategia, e da Regione Lombardia.

Regione Lombardia ha provveduto a stipulare le convenzioni con le prime due aree interne di Alta Valtellina (13/09/2016) e Valchiavenna (19/08/2016), i cui testi sono stati approvati, rispettivamente, dalla D.g.r. 5229/2016 e dalla D.g.r. 5445/2016.

In ultimo la D.g.r. 5933/2016 (Alta Valtellina) e la D.g.r. 5995/2016 (Valchiavenna) hanno approvato gli schemi di Accordo di Programma Quadro che sono stati sottoscritti nella primavera 2017.

 

VIDEO – Regione Lombardia per le Aree Interne

 

Per informazioni contattare Monica Bottino o Barbara Pagani ai seguenti recapiti:

Email: monica_bottino@regione.lombardia.it -  Tel.: 02 6765 8477

Email: barbara_pagani@regione.lombardia.it - Tel.: 02 6765 2675

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Chiude il 20/05/2016 alle 12:00

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Codice RLA12016000842

Regione Lombardia ha avviato la procedura per la selezione di due nuove aree interne. Possono presentare candidatura partenariati di comuni, guidati da un comune capofila individuato con atto negoziale, compresi nella lista dei comuni di cui all'allegato A del decreto n°2013/2016

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