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Al via il nuovo programma Cittadini, uguaglianza, diritti e valori 2021-2027

Nasce il nuovo programma “Cittadini, uguaglianza, diritti e valori” che riunisce e subentra ai programmi “Europa per i cittadini” e “Diritti, uguaglianza e cittadinanza” che sono stati operativi nel periodo 2014-2020. Il programma, assieme al programma “Giustizia" (2021-2027), è parte del Fondo Giustizia, Diritti e Valori.
Il programma avrà a disposizione un budget di 641.705.000 di euro, al quale si aggiunge un'integrazione di 800.000.000 di euro (a prezzi 2018) a partire dal 2022 (adeguamento specifico previsto dall’art.5 Regolamento UE 2020/2093), per raggiungere i seguenti obiettivi:

immagine del bando

Obiettivi generali

Proteggere e promuovere i diritti e i valori sanciti nei Trattati, nella Carta UE e nelle Convenzioni internazionali in materia di diritti umani
sostenere e sviluppare ulteriormente società aperte, basate sui diritti, democratiche, eque ed inclusive fondate sullo Stato di diritto.
Obiettivi specifici

salvaguardare e promuovere i valori dell’Unione (sezione Valori dell’Unione);
promuovere i diritti, la non discriminazione e l’uguaglianza, compresa la parità di genere, e promuovere l’integrazione della dimensione di genere e della non discriminazione (sezione Uguaglianza, diritti e parità di genere);
promuovere il coinvolgimento e la partecipazione dei cittadini alla vita democratica dell’Unione, gli scambi tra i cittadini di diversi Stati membri e la sensibilizzazione in merito alla loro storia comune europea (sezione Coinvolgimento e partecipazione dei cittadini);
contrastare la violenza, compresa la violenza di genere (sezione Daphne).
Sezioni del programma

1) Valori dell’Unione
Sostiene le organizzazioni della società civile attive a livello locale, regionale, nazionale e transnazionale per promuovere e proteggere i diritti, rafforzando in questo modo anche la protezione e la promozione dei valori dell’Unione e il rispetto per lo Stato di diritto e contribuendo alla costruzione di un’Unione più democratica, al dialogo democratico e al buon governo.

2) Uguaglianza, diritti e parità di genere
Sostiene azioni volte a:
- prevenire e combattere le disuguaglianze e le discriminazioni fondate sul sesso, la razza o l’origine etnica, la religione o le convinzioni personali, la disabilità, l’età o l’orientamento sessuale, e a rispettare il principio di non discriminazione ai sensi dell’art. 21 della Carta UE;
- promuovere il pieno esercizio dei diritti da parte delle donne, la parità di genere, compreso l’equilibrio tra vita privata e professionale, l’emancipazione delle donne, l’integrazione della dimensione di genere;
- combattere il razzismo, la xenofobia e ogni forma di intolleranza, incluse l’omofobia, la bifobia, la transfobia, l’interfobia e l’intolleranza fondata sull’identità di genere, sia online che offline;
- tutelare e promuovere i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza;
- tutelare e promuovere i diritti delle persone con disabilità;
- tutelare e promuovere i diritti di cittadinanza dell’UE e il diritto alla protezione dei dati personali.

3) Coinvolgimento e partecipazione dei cittadini
Sostiene progetti volti a:
- commemorare momenti salienti della storia europea moderna, tra cui le cause e conseguenze dei regimi autoritari e totalitari, e a sensibilizzare i cittadini europei in merito alla storia, alla cultura, al patrimonio culturale e ai valori che hanno in comune, migliorando così la loro comprensione dell’Unione, delle sue origini, dei suoi obiettivi, dei risultati conseguiti;
- promuovere la partecipazione dei cittadini e delle associazioni rappresentative alla vita democratica e civica dell’Unione, consentendo loro di far conoscere e scambiare pubblicamente opinioni in tutti i settori di azione dell’Unione europea;
- promuovere gli scambi tra cittadini di Paesi diversi, in particolare attraverso il gemellaggio di città e le reti di città, per permettere loro di cogliere la ricchezza e la diversità del patrimonio comune dell’UE e sensibilizzarli al fatto che questi elementi sono il fondamento per un futuro comune.

4) Daphne
Sostiene azioni volte a:
- prevenire e combattere ogni forma di violenza nei confronti delle donne e delle ragazze e ogni forma di violenza domestica, anche promuovendo le norme sancite dalla Convenzione di Istanbul;
- prevenire e contrastare ogni forma di violenza contro minori, giovani e altri gruppi a rischio (ad esempio, LGBTIQ e persone con disabilità);
- sostenere e tutelare tutte le vittime dirette e indirette delle forme di violenza sopra indicate, quali le vittime di violenza perpetrata all’interno della famiglia o nell’ambito di relazioni intime, compresi i minori orfani per crimini domestici, e garantire lo stesso livello di protezione in tutta l’Unione per le vittime della violenza di genere.

Chi può partecipare al programma?
Possono partecipare le persone giuridiche stabilite nei Paesi UE, compresi i Paesi e territori d'oltremare (PTOM) e nei Paesi terzi associati al programma (Paesi EFTA/SEE, Paesi in via di adesione, Paesi candidati effettivi e potenziali, Paesi della politica europea di vicinato, altri Paesi terzi in virtù di specifici accordi).
Nel dettaglio, potranno partecipare al programma i seguenti Paesi: UE 27 (post Brexit) - Austria, Belgio, Bulgaria, Cechia, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Olanda, Polonia, Portogallo, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Ungheria.
PTOM - Paesi e Territori d'Oltremare: Paesi, territori e collettività che non sono sovrani ma dipendono in misura diversa dai tre Stati membri con i quali mantengono legami speciali, ovvero 1.Olanda: Aruba, Bonaire, Curaçao, Saba, Sint Eustatius, Sint Maarten; 2. Francia: Nuova Caledonia, Polinesia francese, Terre australi e antartiche francesi, Isole di Wallis e Futuna, Saint Pierre e Miquelon, Saint Barthélemy; 3. Danimarca: Groenlandia
Paesi potenziali candidati (da giugno 2014) - Bosnia-Erzegovina, Kosovo (ai sensi della risoluzione 1244 del Consiglio di Sicurezza dell`ONU)
Paesi della Politica europea di vicinato - Algeria, Armenia, Azerbaigian, Bielorussia, Egitto, Georgia, Israele, Giordania, Libano, Libia, Repubblica moldova, Marocco, Siria, Tunisia, Ucraina e Palestina.
Paesi candidati all`UE (da marzo 2015) - Ex Repubblica iugoslava di Macedonia, Montenegro, Turchia, Serbia e Albania. Dal 12 febbraio 2019 la Ex Repubblica jugoslava di Macedonia è denominata Macedonia del Nord
EFTA/SEE - Norvegia, Islanda e Liechtenstein.

Il programma è aperto anche a soggetti giuridici costituiti a norma del diritto UE e a organizzazioni internazionali.

Come partecipare al programma?
Per l’attuazione del programma la Commissione europea adotta programmi di lavoro che stabiliscono le azioni da finanziare, i criteri di ammissibilità e selezione delle proposte, l’entità delle risorse disponibili. Sulla base dei programmi di lavoro vengono poi pubblicati, a seconda dell’azione, inviti a presentare proposte di progetto (call for proposals) e bandi di gara d’appalto (call for tenders).

 

Redazione Europe Direct Lombardia
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Data ultima modifica: 23/02/2024