POR FESR 2014-2020

Asse V Sviluppo Urbano Sostenibile

Dotazione finanziaria: euro 9.186.177 (pari all'1% circa delle risorse totali del POR)

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Dotazione finanziaria: euro 60.000.000 (pari al 6,18% rispetto alle risorse totali del POR).
Riprogrammazione 2020: - euro 51.000.000
Dotazione finale: euro 9.186.177 (pari all'1% circa delle risorse totali del POR)

La consapevolezza dell’esistenza di quartieri di edilizia residenziale pubblica, nell’area metropolitana milanese, caratterizzati da degrado degli edifici, dove si concentrano popolazioni fragili, soggette a povertà, e dove lo spazio pubblico è anch’esso oggetto di degrado, ha portato a dedicare l’Asse V al tema dell’inclusione sociale e abitativa in area urbana.

Il problema è affrontato attraverso l’attivazione di più linee d’azione, chiamate a dialogare tra loro in un progetto integrato di riqualificazione urbana, con un approccio integrato che consideri sia la dimensione edilizia che quella socio econo- mica dei quartieri. L’attuazione dell’Asse V sarà supportata da azioni di natura sociale a valere sul POR FSE con risorse fino a un massimo di euro 20.000.000.

Per far fronte agli effetti della crisi pandemica dovuta alla diffusione del virus Covid-19, nel corso del 2020 il POR è stato interessato da una riprogrammazione. Mentre l’Asse I ha visto un incremento dal 36% al 56% delle risorse ad esso destinate, rispetto al totale del POR, per promuovere gli investimenti necessari per il rafforzamento della capacità di risposta alla crisi nei servizi sanitari; l'Asse V ha subito una delle maggiori riduzioni di risorse, passando dal 20% al 10% circa e prevedendo la fuoriuscita di diverse azioni dal POR.

Al fine di sostenere lo sviluppo delle città, l’Unione Europea ha chiesto agli stati membri, per il periodo di programmazione 2014-2020, di dedicare almeno il 5 % del fondo europeo FESR allo Sviluppo Urbano Sostenibile.

Regione Lombardia ha quindi deciso di contribuire all’impegno nazionale con una dotazione di 60 milioni di euro, pari al 6,18% della propria dotazione FESR, integrando inoltre tali risorse con ulteriori provenienti dal Fondo Sociale Europeo (POR FSE).

Dato il tema estremamente delicato e rilevante scelto da Regione Lombardia, il recupero di quartieri di edilizia popolare interessati da forte degrado socio-economico e urbanistico-edilizio, la scelta dell’integrazione dei fondi si è resa indispensabile per garantire il migliore sostegno agli abitanti di queste aree urbane.

Riconoscendo quindi che le fragilità dei quartieri popolari sono spesso l’esito di una scarsa adeguatezza degli edifici residenziali e dei servizi pubblici in essi presenti, nonché di alti tassi di fragilità sociale (disoccupazione, microcriminalità, forte immigrazione, scarsa coesione sociale, ecc.), la collaborazione del Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale (FESR) e del Fondo Sociale Europeo (FSE) è quindi indispensabile.

Nel Programma Operativo Regionale (POR) FESR è stato inserito un Asse (Asse V Sviluppo Urbano Sostenibile) che prevede una dotazione di 60 milioni di euro per azioni dedicate all’impresa sociale, alla riqualificazione energetica di strutture pubbliche (scuole) alla riqualificazione delle reti di illuminazione pubblica in chiave smart, al recupero del patrimonio di edilizia residenziale pubblica. Ad Integrazione di ciò il POR FSE destina una cifra massima pari a 20 milioni di euro per azioni da dedicare a servizi per l’abitare e al sostegno alle famiglie con fragilità economica attraverso politiche attive per il lavoro.

Il POR FESR ha inoltre definito i Comuni di Milano e Bollate come territori di concentrazione delle risorse.

Il 9 marzo 2015 Regione Lombardia e Comune di Milano, con l’adesione di ALER Milano, hanno firmato un Protocollo di Intesa, approvato con D.g.r. X/2692 del 21/11/2014, allo scopo di avviare un processo di co-progettazione e:

  • costituire un tavolo di reciproco scambio e confronto;
  • prendere atto del documento di Strategia di Sviluppo Urbano Sostenibile, previsto dall’art. 7 del Regolamento UE n. 1301/2013, redatto dal Comune di Milano;
  • individuare un quartiere per l’attuazione della Strategia di Sviluppo Urbano Sostenibile a Milano;
  • garantire l’ascolto e la partecipazione degli abitanti di tale quartiere nelle fasi preliminari di progettazione e porre le basi per la loro partecipazione alle successive fasi di progettazione.

Il Tavolo di Confronto, finalizzato alla costruzione e sottoscrizione di un Accordo di Programma, un atto di impegno interistituzionale più strutturato e vincolante rispetto al Protocollo, ha stabilito che l’azione pubblica si sarebbe concentrata sul quartiere Lorenteggio di Milano a fronte delle forti criticità ed emergenze di carattere edilizio e sociale tali da determinare l’esigenza di attivare un processo di rigenerazione urbana e di inclusione sociale. Il Tavolo di Confronto ha altresì preso atto ed acquisito agli atti il Documento di Strategie del Comune di Milano nella seduta del 9 giugno 2015, a seguito della presentazione dello stesso al Comitato di Sorveglianza nella seduta del 12 maggio 2015.

Con la D.g.r. X/3893 del 24/07/2015 è stato quindi promosso l’Accordo di Programma, la cui bozza è stata approvata con D.g.r. X/4818 del 15/2/2016 da parte di Regione Lombardia e parallelamente con gli atti dei soggetti sottoscrittori (Comune di Milano, Aler Milano) ed ha raggiunto l’efficacia con l’approvazione del Presidente della Giunta Regionale (D.p.g.r. n. 428 del 26/05/2016). Con tale Accordo di Programma sono state definite le azioni e gli impegni da parte di ciascuno, le risorse a disposizione a valere sui fondi FESR, FSE, dei bilanci comunale e regionale ed i tempi di realizzazione.

In particolare è stato definito nel dettaglio:

  • l’ambito d’intervento, ovvero il quartiere di edilizia residenziale pubblica delimitato dalle vie Odazio, Lorenteggio, Inganni e Giambellino, la cui estensione e consistenza è la seguente:
    • Superficie territoriale del quartiere mq. 134.000
    • Alloggi n. 2677
    • Volume edificato mc. 670.000
    • Slp mq 220.000 degli edifici esistenti
  • il quadro finanziario complessivo è così articolato:
    • 52,7 milioni di euro di risorse FESR (per la riqualificazione di edifici di edilizia residenziale pubblica, l’eco-efficientamento di edifici pubblici non residenziali, la riqualificazione di sistemi di illuminazione pubblica in chiave smart e l’avvio e il rafforzamento di attività imprenditoriali con effetti socialmente utili)
    • 1,95 milioni di risorse FSE – attivate precedentemente con DGR X/3969 del 31 luglio 2015 (per il sostegno a persone in condizioni di temporanea difficoltà economica e per servizi di accompagnamento ai residenti/laboratorio sociale)
    • 5 milioni del PON METRO (per un complesso di azioni finalizzate in particolare all’adeguamento infrastrutturale degli spazi comuni di quartiere, alla realizzazione di servizi e progetti sociali con specifiche ricadute sul contesto d’intervento, al potenziamento della sicurezza, al rafforzamento delle forme di partecipazione degli inquilini)
    • 20 milioni a valere sul bilancio comunale (per la riqualificazione delle strade del quartiere e del verde pubblico attrezzato, la realizzazione di una nuova biblioteca, la riqualificazione della ex biblioteca, il restyling e l’eco-efficientamento del mercato comunale)
    • 15,8 milioni a valere sul bilancio regionale per attuare la bonifica amianto di circa 25 fabbricati ed il processo di mobilità (traslochi dei residenti ed acquisto di alloggi di proprietà delle famiglie residenti nei fabbricati da riqualificare, riqualificazione di alloggi attualmente sfitti perché non assegnabili per le cattive condizioni di manutenzione da assegnare alle famiglie in mobilità).

In allegato all'Accordo é stato approvato un masterplan in cui, attraverso una osservazione integrata del contesto, sono state delineate le linee di azione ad ampio spettro a valere sulle diverse fonti di finanziamento messe a disposizione e, per quanto riguarda i temi più propriamente attinenti l’ambito dell’abitare, si sono analizzate sia le criticità di ordine edilizio sia le criticità di ordine sociale, studiando “cortile per cortile” gli aspetti di tenuta delle relazioni legati a diverse tipologie di fragilità che si sono sedimentate nel tempo (invecchiamento della popolazione storica e accrescimento dei nuclei composti da una sola persona, numerosità dei nuclei di provenienza straniera non accompagnata da adeguati percorsi di integrazione, diffusione di microcriminalità). Si sono così individuate le porzioni del quartiere che presentano le maggiori emergenze attraverso una lettura integrata delle problematicità, tenendo conto altresì dei vincoli di utilizzo delle risorse comunitarie (realizzazione solo di opere di riqualificazione importanti non classificabili in manutenzione ordinaria o straordinaria). Questo ha dato luogo alla identificazione di tre scenari alternativi d’intervento, rinviando ad un approfondimento specifico la scelta definitiva.

Il 13 settembre 2016, il Collegio di Vigilanza, organo che presiede le scelte istituzionali per l'attuazione dell’Accordo di Programma, ha effettuato la scelta di uno scenario di intervento, valutandone la fattibilità e sostenibilità sulla base degli approfondimenti tecnici che hanno evidenziato la capacità della soluzione individuata di risolvere il maggior numero di situazioni con criticità edilizie e sociali, di rafforzare l’integrazione del quartiere con il contesto urbano, di interessare il minor numero possibile di alloggi in proprietà.

Parallelamente è stato avviato il processo per l’attuazione della mobilità dei residenti che ha richiesto la costruzione di un atteggiamento di fiducia con i residenti da parte delle istituzioni (attraverso diversi momenti di confronto articolati in assemblee pubbliche, incontri dedicati e riunioni con le organizzazioni sindacali) e che ha richiesto la condivisione e redazione di “Linee guida per l'individuazione del riconoscimento economico per l'acquisto/permuta di tali unità immobiliari da riconoscere ai residenti proprietari, a valere sulle risorse regionali dedicate al processo di mobilità” approvate con D.g.r. X/5597 del 19/09/2016, la costituzione di una Task force interistituzionale dedicata che ha approvato nel maggio 2016 un Programma di Mobilità che è stato fatto proprio dalle Organizzazioni sindacali attraverso un Protocollo d’Intesa (approvati entrambi con D.g.r. X/5926 del 30/11/2016). Con tali documenti si sono chiariti i criteri per il riconoscimento degli indennizzi legati al valore degli alloggi da acquisire, relativi alle spese per i traslochi, oltre ad altre voci legate alla valorizzazione dei disagi riferibili alla mobilità.

Conformemente all’art.7 del Reg. (UE) 1301/2013, per la realizzazione delle azioni integrate di sviluppo urbano sostenibile individuate nell’Asse V, alle Autorità Urbane indicate nel POR FESR - ovvero al Comune di Milano per gli interventi relativi al quartiere Lorenteggio – è stata affidata da parte delle Autorità di Gestione del POR FESR e POR FSE la gestione di parte del programma operativo, attraverso un processo di costruzione condivisa della dimensione operativa della strategia d’asse.

Il Comune di Milano opera pertanto in qualità di Organismo Intermedio ed è responsabile dello svolgimento di determinati compiti tra quelli indicati all’art. 125 del Reg. (UE) 1303/2013, in particolare dei compiti relativi alla selezione e attuazione delle operazioni, in relazione alle azioni del POR FESR ed FSE ad esso delegate attraverso la definizione di un atto scritto, previsto dall’art.123 del Reg. (UE) 1303/2013 e dall’art. 7 del Reg. (UE) 1301/2013.

Nel dettaglio, a seguito della verifica della capacità amministrativa e finanziaria dell’Amministrazione Comunale, con D.g.r. X/5163 del 16/05/2016 è stata approvata la Convenzione di delega con la quale le Autorità di Gestione POR FESR ed FSE hanno delegato al Comune di Milano alcune delle azioni previste definendo le relative competenze, gli impegni, gli obblighi e le responsabilità ed allineando altresì le procedure dei due Fondi nella logica di co-progettazione fin qui seguita. Le funzioni delegate col suddetto atto riguardano le azioni dell’asse V che non afferiscono direttamente alla riqualificazione edilizia degli alloggi di edilizia economico popolare, la cui attuazione rimane in capo a Regione Lombardia in co-progettazione con il Comune di Milano.

La strutturazione sempre più consapevole delle diverse azioni in capo al Comune ha comportato la necessità di integrare in data 13/12/2017 la Convenzione originaria (sottoscritta il 30/3/2017), al fine di chiarire meglio le diverse modalità con cui il Comune di Milano esercita il ruolo di Organismo Intermedio in funzione delle differenti azioni da attuare ed individuare il circuito finanziario ed il processo di trasferimento delle risorse più adeguato.

Le linee generali del progetto di sviluppo urbano – relativamente all’azione POR FESR V.9.b.1.1 - prefigurate nel Masterplan approvato contestualmente all’Accordo di Programma e successivamente specificate e approvate dal Collegio di Vigilanza del 12 aprile 2017, a seguito delle valutazioni tecniche ed economiche sviluppate nelle prime fasi, sono fondamentalmente riconducibili alle seguenti operazioni edilizie:

  1. demolizione e ricostruzione del civico Lorenteggio 181;
  2. demolizione e ricostruzione del civico Lorenteggio 179;
  3. demolizione del civico Manzano 4;
  4. demolizione del civico Segneri 3;
  5. ristrutturazione del civico Giambellino 150, comprensiva della realizzazione di spazi - a primo piano con accesso dallo stesso civico - per l’attuazione sinergica di azioni PON METRO, POR-FESR ed POR-FSE.

Nel corso della stessa seduta del Collegio di Vigilanza sono stati approvati:

  1. un nuovo quadro tecnico economico con un incremento di risorse a valere sul bilancio regionale pari a € 4.957.604,00 per la realizzazione delle opere sopraelencate, a seguito degli approfondimenti tecnici effettuati che hanno comportato l’approvazione di un atto aggiuntivo all’Accordo di Programma (D.g.r. X/6958 del 31/7/2017)
  2. il Protocollo d’Intesa tra Regione Lombardia. Comune di Milano e Aler Milano relativo alla realizzazione e all’utilizzo degli spazi da riqualificare all’interno di una porzione dell’immobile di via Giambellino 150 da dedicare alla creazione di un hub di comunità, quale luogo per l’attuazione delle azioni POR FESR V.3.c.1.1, POR FSE 9.1.3 e altre azioni PON (presa d’atto D.g.r. X/6756 del 21/6/2017).

Per le funzioni relative all’esperimento delle procedure di evidenza pubblica per la progettazione, l’affidamento, l’aggiudicazione dei lavori nonché l’attuazione degli stessi si è ricorso alla collaborazione di Infrastrutture Lombarde che assume il ruolo di stazione appaltante per l’attuazione delle opere di riqualificazione degli edifici.

A marzo 2018 risultano:

  • in corso le progettazioni definitive ed esecutive del primo lotto di intervento (tre edifici di via Lorenteggio 181) e le progettazioni preliminari relative a tutti i civici compresi nello scenario del masterplan scelto (Lorenteggio 179, Giambellino 150, Manzano 4 e Segneri 3)
  • già demolito il primo edificio di via Lorenteggio 181 dopo l’intervento di bonifica amianto (a tal proposito si ricorda che per tutte le demolizioni successive occorrerà preventivamente procedere alla rimozione dell’amianto presente in tutti gli edifici)

Seguiranno le demolizioni degli altri due fabbricati appartenenti al civico Lorenteggio 181 e, a seguire, sono calendarizzate le operazioni edilizie relative al civico Lorenteggio 179.

Per dar corso alle operazioni edilizie sono state attivate le procedure previste dal Programma di Mobilità relativamente alla ricollocazione dei nuclei famigliari in uscita dai tre fabbricati del civico Lorenteggio 181; operazioni pertanto terminate per il primo dei tre edifici e attualmente in corso per gli altri due. Parallelamente sono in fase di svolgimento le procedure finalizzate all’acquisizione degli alloggi di proprietà di privati, attraverso acquisti diretti, permute, trattative con le banche – particolarmente riferibili a richieste di trasferimento di mutui – e partecipazioni ad aste giudiziarie.

Con la finalità di promuovere il miglioramento della qualità territoriale e ambientale dell’ambito dell’intervento, alle operazioni di riqualificazione degli edifici di edilizia residenziale pubblica si affiancano ulteriori azioni a valere sul POR FESR 2014-2020, finalizzate alla riqualificazione energetica di edifici pubblici (V.4.c.1.1) e dei sistemi di illuminazione pubblica in chiave smart (V.4.c.1.2). Nel corso mese di novembre 2019 sono stati approvati il “Progetto esecutivo di eco-efficientamento energetico della scuola materna di via dei Narcisi 1” ed il “Progetto definitivo di forniture e posa in opera per la riqualificazione in chiave smart delle reti di illuminazione pubblica comprese nell’area oggetto dell’Accordo di Programma”. Con i Decreti 17939/2019 e 17326/2019 del dirigente responsabile d’Asse è stato determinato, a favore del Comune di Milano, il contributo provvisorio afferente alle suddette azioni.

Con i Decreti dirigenziali n.16430 del 19/12/2017 e n. 1176 del 31/01/2018 sono stati approvati i Vademecum per l’attuazione, il monitoraggio e la rendicontazione delle spese relative alle suddette azioni, che rappresentano uno strumento operativo per l’Amministrazione Comunale in relazione al proprio ruolo di Organismo Intermedio e Beneficiario delle due azioni.

Il progetto di sviluppo urbano prevede parallelamente l’attuazione di una specifica azione (V.3.c.1.1) finalizzata a sostenere l’avvio - o il rafforzamento - di imprese sociali produttrici di effetti socialmente desiderabili, che dovranno riferirsi in primis alle problematiche specifiche degli abitanti nel contesto di riferimento.

Rispetto all’Accordo di programma approvato con DPGR n. 428 del 26/05/2016 l'Atto Integrativo prevede una rimodulazione delle risorse a seguito dell'evoluzione dei progetti in corso nonchè per la realizzazione di opere per rendere maggiormente sicuro il quartiere nel momento periodo di tempo che intercorre dal momento di conclusione del processo di trasferimento delle famiglie e l'avvio delle operazioni di cantiere. Tale Atto, che tiene luogo e sostituisce il I° Atto integrativo all’Accordo di programma approvato con DGR XI/6958 del 31/07/2017 il cui iter però non si è perfezionato, diverrà efficace con l'approvazione del Presidente della Giunta, a seguito della sottoscrizione da parte del Comune di Milano e Aler Milano.

Documenti allegati

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Con D.g.r. X/3361 del 01/04/2015 Regione Lombardia ha avviato le procedure di confronto con il Comune di Bollate e Aler Milano per l’attuazione della strategia di sviluppo urbano sostenibile, promuovendo un Accordo di Programma. L’Accordo di Programma è stato successivamente approvato, a seguito della D.g.r. X/6045 del 21/12/2016, con D.p.g.r. n. 638 del 30/03/2017. In allegato all'Accordo è stato approvato uno schema di intervento ed un cronoprogramma.

L’intervento - che darà attuazione all’Asse V del POR FESR in sinergia con azioni dell’asse II del POR FSE - è finalizzato a riqualificare l’offerta abitativa pubblica e a sostenere l’inclusione sociale delle fasce deboli e svantaggiate, per raggiungere un maggior grado di coesione sociale in una porzione rilevante del tessuto cittadino di Bollate.

Si interverrà in due ambiti di edilizia residenziale pubblica (via Verdi - via Turati) dove si registrano situazioni di forte degrado sociale, illegalità, disagio abitativo e condizioni di degrado urbanistico-edilizio.

Il quadro finanziario complessivo indicato nell’Accordo di Programma è così articolato:

  • 7,3 milioni di euro di risorse FESR (per la riqualificazione di edifici di edilizia residenziale pubblica, l’eco-efficientamento di edifici pubblici non residenziali, la riqualificazione di sistemi di illuminazione pubblica e l’avvio e il rafforzamento di attività imprenditoriali con effetti socialmente utili)
  • 550 mila euro di risorse FSE (per il sostegno a persone in condizioni di temporanea difficoltà economica e per servizi di accompagnamento ai residenti/laboratorio sociale)
  • 740 mila euro a valere sul bilancio comunale (per opere di infrastrutturazione degli spazi pubblici)
  • 150 mila euro a valere sul bilancio regionale (per l’attuazione del Programma di Mobilità dei residenti, compresa la riqualificazione di alloggi da destinare ad hoc).

Seppur di dimensioni più modeste rispetto all’intervento previsto nel quartiere Lorenteggio, il focus dell’operazione per Bollate riveste particolare importanza in quanto risponde alla necessità di costituire una continuità di funzioni tra ambiti urbani (nucleo centrale e area a servizi attraversata) e ambiti a parco, attualmente separati, soprattutto attraverso azioni di rigenerazione del tessuto sociale.

Il progetto si realizzerà attraverso la stretta collaborazione tra livelli istituzionali nonché tra gli attori pubblici e terzo settore, in una logica di attivazione sinergica di fonti finanziarie diverse.

L’intervento, oltre alla riqualificazione degli immobili pubblici (azione FESR 2014-2010 V.9.b.1.1), prevede infatti, come sopra evidenziato, la realizzazione di un complesso di azioni da riferire alle problematiche di inclusione sociale dei residenti nel contesto d’intervento: servizi di accompagnamento all’abitare assistito, il supporto economico a persone in condizioni di temporanea difficoltà con l’attivazione di percorsi di formazione professionale per l’inserimento lavorativo (azioni FSE 9.2 e 9.1.3) nonché il sostegno all’avvio - o il rafforzamento - di imprese sociali produttrici di effetti socialmente desiderabili, e beni pubblici di valore sociale non prodotti dal mercato, in una logica di affiancamento proattivo e innovativo del welfare pubblico (azione FESR V.3.c.1.1).

E’ in parallelo previsto un complesso di azioni volte al miglioramento della qualità territoriale e ambientale dell’ambito, in una logica di sostenibilità, attraverso: il contenimento dei consumi energetici in un edificio scolastico del comparto (azione V.4.c.1.1) e la riqualificazione dei sistemi di illuminazione pubblica (azione V.4.c.1.2), col duplice obiettivo di promuovere il risparmio energetico e favorire forme di inclusione sociale attraverso la riqualificazione sia di strutture pubbliche che spazi aperti. Le risorse a valere sul bilancio comunale sono dedicate, in un’ottica di sinergia tra fondi, al potenziamento della rete di mobilità dolce e al miglioramento agli spazi pubblici e della loro accessibilità.

Con i Decreti dirigenziali n.16430 del 19/12/2017 e n.1176 del 31/01/2018 sono stati approvati i Vademecum per l’attuazione, il monitoraggio e la rendicontazione delle spese relative alle suddette azioni, che rappresentano uno strumento operativo per l’Amministrazione Comunale in relazione al proprio ruolo di Organismo Intermedio e Beneficiario delle due azioni.

Conformemente all’art.7 del Reg. (UE) 1301/2013, per la realizzazione delle azioni integrate di sviluppo urbano sostenibile individuate nell’Asse V, alle Autorità Urbane indicate nel POR FESR - ovvero al Comune di Bollate per gli interventi relativi agli ambiti sopracitati – è stata affidata da parte delle Autorità di Gestione del POR FESR e POR FSE la gestione di parte del programma operativo, attraverso un processo di costruzione condivisa della dimensione operativa della strategia d’asse.

Il Comune di Bollate opera pertanto in qualità di Organismo Intermedio ed è responsabile dello svolgimento di determinati compiti tra quelli indicati all’art. 125 del Reg. (UE) 1303/2013, in particolare dei compiti relativi alla selezione e attuazione delle operazioni in relazione alle azioni del POR FESR ed FSE ad esso delegate attraverso la definizione di un atto scritto, previsto dall’art.123 del Reg. (UE) 1303/2013 e dall’art. 7 del Reg. (UE) 1301/2013.

Nel dettaglio, a seguito della verifica della capacità amministrativa e finanziaria dell’Amministrazione Comunale, con D.g.r. X/6749 del 21/06/2017 è stata approvata la Convenzione di delega con la quale le Autorità di Gestione POR FESR ed FSE hanno delegato al Comune di Bollate alcune delle azioni previste definendo le relative competenze, gli impegni, gli obblighi e le responsabilità ed allineando altresì le procedure dei due Fondi nella logica di co-progettazione fin qui seguita. Le funzioni delegate col suddetto atto riguardano le azioni dell’asse V che non afferiscono direttamente alla riqualificazione edilizia degli alloggi di edilizia economico popolare, la cui attuazione rimane in capo a Regione Lombardia in co-progettazione con il Comune di Bollate.

La strutturazione sempre più consapevole delle diverse azioni in capo al Comune ha comportato la necessità di integrare in data 19/12/2017 la Convenzione originaria (sottoscritta in data 24 luglio 2017), al fine di chiarire meglio le diverse modalità con cui il Comune di Bollate esercita il ruolo di Organismo Intermedio in funzione delle differenti azioni da attuare ed individuare il circuito finanziario ed il processo di trasferimento delle risorse più adeguato.

E’ stato redatto dalla Segreteria Tecnica dell’AdP un Programma di mobilità degli abitanti coinvolti nelle operazioni edilizie, approvato con D.g.r. X/6913 del 24/07/2017, che sarà attuato in collaborazione con Aler Milano e il Comune di Bollate con risorse del bilancio regionale.

Attualmente è in corso la progettazione dell’eco-efficientamento della scuola media di via Verdi e dei sistemi di illuminazione pubblica in chiave smart, oltre all’affidamento ad Infrastrutture Lombarde delle attività di progettazione e stazione appaltante dei lavori di riqualificazione degli edifici di edilizia residenziale pubblica.